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Anna - la Nonna e Maria

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26/04/2003 ore 9,30

Mare……….

Sono qui , in riva al mare, non è prestissimo sono quasi le 9,30 il sole e pallido non invita a bagnarsi.

Ma io mi sono già tolta le scarpe e sono qui piedi a mollo.
I ragazzi stanno giocando a tirare pietre nell’acqua,normale.

Sono sola e posso parlare posso comunicare al mare le mie sensazioni le mie paure i miei desideri.

Già non trovi…. L’ultima settimana è stata così intensa così piena di emozioni , così “Strana”.

Sembra quasi che la luce si sia fermata come se non ne potessi più.

Tu sai cosa voglio dire cosa sento mi sono sentita disperata ma non sola… ho analizzato tutte le cose per convincermi .. lo so lo so ti può sembrare strano ma è necessario che esplori sempre dentro di me ciò che sento e che provo.

Sono qui e parlo al mare gli dico le cose che stanno accadendo e vorrei che mi rispondesse semplicemente….. vai avanti questa è la tua strada .

Sono qui ed ora mi sento sola e inadeguata sento che queste persone non mi appartengono più….
Anche perché non mi lasciano pensare , mi impediscono di respirare devo fare e dire ciò che vogliono loro “Che tristezza” … non sarà che mi sto ammalando .

Sento sempre gli stessi discorsi le stesse negatività “che tristezza” mi viene quasi da piangere
Ma non posso loro mi stritolerebbero “che tristezza” sento la fine di qualche cosa ………….
Il distacco dalle persone mi stanca mi uccide…….

Il momento è molto delicato…

Alcuni dei miei pensieri sono rivolti alla vita lavorativa ho pensato di chiedere il trasferimento a Parma ma in effetti non lo desidero davvero, ho lavorato tanto negli ultimi anni ancora di più forse per desiderio d’affermazione .

Credo di essere stata molto simile a Federica, un tempo poi gli eventi , l’esperienza, l’età mi hanno trasformato in una persona per certi versi più indulgente con gli altri.

Mare 26-04-2003 ore 12

Che giornata ho pensato e sentito molti colori mi confortano e mi spingono verso la vera strada;

La strada dei colori..

La strada dei colori mi porta i segnali .. almeno li chiamano così, sono proprio quei momenti che mi costringono ad ascoltare il quieto e l’inquieto …….

Camminavo sul lungo mare e poi ho scelto una panchina vuota per fermarmi a scrivere in quel tratto dove non arriva mai nessuno……..

Inizio a scrivere e dopo qualche minuto una voce “posso sedermi” la guardo una donnina,
credo avesse 80.anni rispondo sorridendo “certamente” , mi sorride e si siede .

Rimane impettita con tanto di cappello di paglia …

Improvvisamente le dico “che bella giornata si sta bene al sole” e lei risponde “si , in effetti questa mattina dovevo andare dal parrucchiere ma visto il sole ne ho approfittato “ così facendo si voltò verso di me che ancora non l’avevo vista in viso mi guardò ed in quel momento mi accorgo di quanto dolore e sconfinata tristezza ci siano nei suoi occhi , sento forte un dolore allo stomaco come se mi avessero dato un pugno in quel preciso istante sento che devo assolutamente toccarla.

Le prendo la mano …….. e lei come una bambina comincia a parlare un fiume travolgente di parole…

Mi racconta dei suoi figli , due, un maschio e una femmina mi racconta di come vivono che lavoro fanno di quanto sia orgogliosa di loro l’ascolto senza interromperla accarezzandole la mano .
Improvvisamente cambia il tono di voce mi stringe la mano e comincia a raccontare della sua nipotina una bimba di tre anni morta 7 anni fa, la cosa folle e che mentre lei racconta io vedo la piccola sorridente capelli biondi leggeri quelli di un angelo, la sento ridere…. danza intorno a me ..

Poi improvviso un boato , sento e vedo sangue, Dioooooooooooo l’odore del sangue cosi forte e quanto sangue tutto intorno addosso a me sulle mie mani un dolore straziante come una maledizione.
Ecco ora so che cosa è successo … la nonna sta piangendo ed io pure, sto così male non riesco a respirare bene .
La donna cerca di finire il suo racconto mi rivela, ma io già lo so, che la piccola si è soffocata con la saliva , farfuglia di un medico che “maledetto” , povera donna non comprende che nel tentativo di salvare la bimba gli praticarono con mezzi di fortuna una tracheotomia… capisci ora il sangue tutto quel sangue che ho visto e sentito l’odore.

Quanto dolore e quanta disperazione per Anna così si chiamava l’angelo.

La nonna si riprende ed io pure ed ecco che arriva sua figlia Maria la mamma di Anna.
Una donna straordinariamente luminosa credo sui 48 anni , porta gli occhiali da sole e penso meno male non vorrei piangere ancora.

La nonna ci presenta e Maria piena di voglia di vivere comincia a parlare di tante cose i suoi racconti i suoi pensieri manifesti non sono sulla figlia ma sento che vorrebbe parlarne , si sente in colpa lo sento così forte e davvero non so che fare .

Mi chiede che faccio rispondo che lavoro alla .....conosce il ns cioccolato …mi racconta di suo marito , che la tradisce ma lei prende tempo non vuole lasciarlo ,gli chiesi perché devi lasciarlo , lei mi rispose che tutti le consigliano di agire in tal senso … rispondo in un modo che ancora adesso mi sorprende dicendogli “ io vedo davanti a me una donna che ama profondamente il suo uomo , così tanto da saper aspettare, arriverà il momento in cui saprai cosa fare e cosa dire non lasciare che le convenzione decidano per te.

Lei mi dice delle cose che non sono capace di scrivere le ho qui dentro di me…….

Piangeva sotto gli occhiali scuri, ci lasciamo scambiandoci il nr. Di telefono e andandosene mi dice ringrazio il cielo d’averti incontrato.

Che significa questo che significa.

Mi allontano e porto con me la piccola Anna tenendole la mano , non so perché vuol stare con me vorrei poterla aiutare ma sembra stia bene così.

Ly

 giuliano - 19/06/2008 [ leggi altri commenti di giuliano » ]

Molto particolare ma ugualmente toccante (uno stile vagamente giapponese)

 carmen - 14/06/2008 [ leggi altri commenti di carmen » ]

o mein gott.....

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